Anche Frankie HI-NRG MC in “Generazione di mostri” si è messo a parlare di vampiri. I suoi però non sono buoni e forti come Edward Cullens, né affascinanti e misteriosi come il conte Dracula del romanzo. A nascondersi non ci pensano nemmeno: non ne avrebbero motivo, dal momento che tutti fanno a gara per offrire loro la giugulare e diventare come loro. Frankie non ce lo dice a chiare lettere, lascia che ognuno arrivi alla propria conclusione; ma credo che anche a voi sia venuto in mente qualche esempio, no? A me balza agli occhi la “videocrazia” in cui viviamo, che tutti biasimano ma di cui la stragrande maggioranza della gente non vede l’ora di fare parte. Un sanguisuga mediatica, sì, lo riconosciamo tutti; eppure facciamo a gara per esserne risucchiati, nella speranza di cominciare a guadagnarci anche noi... e specialmente nell’illusione di “diventare famosi” e sentirci “qualcuno” agli occhi degli altri, trovando un finto rimedio all’insicurezza. Intanto, passiamo ore ed ore delle nostre già brevi giornati a fissare una scatola che si dà da fare per omologarci e spegnere in noi qualsiasi guizzo di vitalità. Lo stesso dicasi della politica corrotta, della corsa a una ricchezza basata sull’imbroglio, di tutti gli idoli a cui vendiamo il nostro sangue, cioè i nostri ideali. Frankie ci esorta a stare attenti e a non abbassare mai la guardia: basta un attimo di distrazione, e i vampiri cominceranno a strapparci l’anima un pezzo alla volta. Ci inculcano pensieri preconfezionati e pericolosi in modo che, scambiandoli per nostri, li diffondiamo tra la gente; uccidono la libertà e la soppiantano con una corsa verso il niente e l’inutile.
“Inutile”: ecco la parola magica, che ricorre nel titolo di un altro brano dell’album “Ero un autarchico”. Questa volta, in un’esilarante collaborazione con Paola Cortellesi, viene smascherato il vuoto in cui sguazzano molti presunti artisti, che snocciolano canzoni non perché abbiano qualcosa da dire, ma con l’unico scopo di aumentare il minutaggio. Nello scrivere sono prolissi, ma i loro pensieri sono troppo sintetici, scarni, capaci solo di girare intorno a temi buonisti e generici. Ecco un altro modo, subdolo, attraverso il quale i vampiri della nostra società ammazzano il libero pensiero.
E per finire, ci stordiscono quanto basta con l’altra mania del nostro secolo: quella della macchina sempre e in ogni situazione, che ci permette di consumare un buon numero dei nostri neuroni arrabbiandoci agli ingorghi: così gli italiani diventano “I trafficati”, che sguazzano per le strade come “nel ventre dell’alienazione” e sfrecciano agli incroci illudendosi di essere ignifughi.
In questo modo una società malata si procaccia dei burattini perfetti per permettere a pochi, corrotti potenti di azzuffarsi in parlamento per speculare sui problemi del Paese e ammazzare la libertà: quando andiamo a votare, o come dice il rapper “a giocare la schedina”, ultimamente non possiamo fare che scegliere tra due mali, tra “due palle” talmente grosse che occupano tutto lo spazio e non rimbalzano neanche più.
Eppure la nostra Costituzione, cantata con toni addirittura lirici in “Sana e Robusta”, è costata il sangue a tanta gente che l’ha creata per garantirci la libertà quando non eravamo altro che ipotesi, racchiuse in un termine nebuloso quale “posteri”. Se la rispettassimo, la ascoltassimo per quello che ha da dire, e cercassimo di attuarne i principi... altro che vampiri e storie di mostri: ci renderemmo conto di vivere in una favola. Allora, perché non ascoltiamo il consiglio di Frankie e non cominciamo a difenderci da chi ci succhia il sangue? Potremmo cominciare riprendendoci il nostro tempo. C’è il sole, è una bella giornata: giusto il clima che nessun succhia-sangue può sopportare. Spegniamo la televisione e usciamo a riprenderci la vita!
SteppenWolf