Alla prima scena del film, trattenere le risa è stato impossibile. Non solo per l'esilarante goffaggine di Gilberto (Verdone stesso), padre di famiglia che partecipa di nascosto a una serata di incontri veloci, ma soprattutto per il déjà vu: poche sere dopo il mio speed date, ecco un'altra buffa galleria di personaggi che cercano di rendersi interessanti. Non manca neanche il palestrato, rigorosamente in canottiera! Per lo meno, il locale in questo caso è abbastanza silenzioso da permettere un inizio di conversazione. Incredibilmente Gilberto, cicciottello e impacciatissimo, riesce a catturare l'attenzione di Stella(Gabriella Pession), ragazza carina e piena di idee strampalate sull'esoterismo e il destino, che tra tutti i partecipanti sceglie solamente lui: sedicente vedovo, in realtà padre di una diciassettenne (Marta, l'attrice Lucia Ceracchi) e marito di una psicologa della coppia, Tiziana (Laura Morante). La famiglia "perfetta" comincia ben presto a scricchiolare. Tiziana scopre il tentativo di evasione del marito, che a sua volta si rende conto di essere cornuto da ben due anni: il rivale è- che originalità!- uno dei suoi migliori amici.
Qual è alla fine la ricetta per far durare un amore? Forse il matrimonio condito da un pizzico di saggezza, come suggerisce Tiziana durante la sua trasmissione sulla psicologia della coppia? Forse la convivenza? O magari la fuga dagli schemi e dalle trappole di un rapporto "normale"?
In 108 minuti di risate lo spettatore assiste allo spezzarsi di tanti delicati equilibri, che si ricompongono inesorabilmente in nuove simmetrie: chi s'innamora, chi si disamora, chi cura l'abbandono con l'alcol (indovinate: proprio la psicologa!)... tutto sotto lo sguardo della giovanissima Marta, che sembra la più saggia della compagnia e non solo si trova alle prese con la propria adolescenza, ma è anche costretta a preoccuparsi del benessere sentimentale dei genitori.
Il film, strana mescolanza di commedia e dramma, racconta con toni leggeri e gradevoli la crisi di una coppia di mezza età, che non si rassegna all'affievolirsi delle emozioni e non riesce a costruire nulla che non abbia la luminosità sgargiante, ma anche la consistenza, di una bolla di sapone.
PollyAnna