Devo fare una premessa: non so se sarò all'altezza di parlare dell'artista che ha scritto la storia della musica dagli anni '70 in poi.
è una cosa cosi importante che spero di riuscire a scegliere le parole più adatte per descrivere la vita di un uomo che, coerente fino
all'ultimo, parlava di pace e amore regalando emozioni attraverso la musica. Mi ha insegnato molto John, e se chiudo gli occhi
ascoltando le note di "Imagine", riesco a vederlo ancora oggi, seduto davanti al suo bianco pianoforte che continua a credere
in un mondo migliore senza inferno né paradiso, in cui ci sovrasta solamente il cielo.
John Winston Lennon nacque a Liverpool il 9 ottobre del 1940, e fin da piccolissimo scoprì in sé la passione per la musica:
per questo il fratello e la sorella gli regalarono prima una chitarra e poi un banjo con il quale si esercitava tutto il tempo.
La sua carriera musicale ebbe inizio successivamente con i Beatles, un gruppo inglese formato da Ringo Starr, George Harrison
e Paul Mc Carteney. Paul e John furono il cuore del gruppo: composero fianco a fianco il novanta per cento dei brani
e la loro affinità creativa rendeva ogni pezzo un successo: musica e parole nascevano in simbiosi.
Dal 1962 al 1970 vennero alla luce i migliori album della storia della musica. I Beatles furono i padri del genere Beat,
dando inizio ad un interpretazione moderna della musicalità che c'era stata fino a quel momento.
Il loro successo fu tanto da scatenare quella che venne chiamato il fenomeno "Beatlesmania".
John incontrò Cynthia Powell al Liverpool Art College durante il 1957 e i due si innamorarono, a metà del 1962 Cynthia
scoprì di essere incinta, e i due si sposarono il 23 agosto dello stesso anno al Mount Pleasant Register Office di Liverpool,
e dalla loro unione nacque Julian, il quale ebbe sempre un rapporto di freddezza con il padre, mentre si affezzionò molto
di più a Paul Mc Carteney che gli dedicò il famoso pezzo "Hey Jude". Il matrimonio con Cynthia finì preso a causa del
crescere dell'uso della droga da parte di John e del tradimento con Yoko Ono.
Quando John incontrò e instaurò la relazione con la giapponese Yoko Ono, iniziarono i contrasti all'interno della band.
Yoko era nota artista d'avanguardia e non era gradita agli altri componenti dei Beatles, e uno dei motivi dello
scioglimento consiste proprio nell'allontanamento di John dal gruppo, imputato proprio all'influenza della compagna.
Dal 1968, John lavorò sempre più spesso con Yoko, sulla base di provini realizzati insieme.
Iniziò così la sua carriera da solista, che a poco a poco oscurò la sua immagine di Beatle.
I Beatles si separarono, ufficialmente, nell'aprile del 1970, ma John era già emotivamente lontano.
Se si parla di lui, non si parla però solo di musica, ma anche di amore e pace. La pace per lui non era soltanto argomento di discussione: questo artista usò la sua notorietà, il suo denaro ed il suo stesso essere personaggio pubblico come strumento contro guerre e conflitti sociali.
In favore della pace nel mondo John e Yoko organizzarono un bed-in, secondo il fortunatissimo slogan pacifista 'Make Love not War" - "Fate l'Amore, non la Guerra", nato contro la guerra in Vietnam.
Dal 1975 al 1980 Lennon si ritirò dalla scena pubblica per dedicarsi a Sean, il figlio che aveva avuto con Yoko.
Solo cinque anni dopo, nel 1980, John tornò in studio per registrare il nuovo album, Double Fantasy, pubblicato nel novembre di quello stesso anno. Poche settimane dopo l'uscita del disco, la sera
dell'8 dicembre 1980, alle 22.50, al termine di un pomeriggio trascorso in studio di registrazione,
mentre Lennon si accingeva a rincasare con la moglie e si trovava di fronte all'ingresso di casa,
Mark Chapman un venticinquenne squilibrato, guardia disoccupata, esplose contro di lui
quattro colpi di pistola (il quinto non andò a segno) dicendo: «Ehi, Mr. Lennon! Sta per entrare nella storia».
Soccorso da una pattuglia di polizia, Lennon perse coscienza durante la corsa verso l'ospedale, dove fu dichiarato morto alle 23:09.
Con la sua morte cosi prematura, aveva solo 40 anni, è rimasto immortalato fuori dal tempo un genio della musica. Vorrei concludere questo assaggio della sua vita, con le sue stesse parole:
You may say I'm a dreamer But I'm not the only one I hope someday you'll join us And the world will be as one ....
video
intervista inedita a John Lennon
Cody