Le due versioni, country (1997) e rock (1999), di "That don't impress me much" sono pensate per piacere a due pubblici diversi: quello americano e quello europeo. Differiscono per l'atmosfera e per il rilievo dato alla dimensione strumentale, che diminuisce sensibilmente nella versione realizzata per il vecchio continente; traboccano però entrambe dell'esuberante personalità della cantante.
Sono l'espressione di un preciso modo di essere di Shania: inconfondibile e multiforme, come le sue origini.
Ama il country, che per lei incarna la continuità: "La musica country è quella di tuo nonno, ma è anche quella di tua figlia", ha dichiarato. Non pensa però che aprirsi a modi diversi di fare e sentire la musica sia un tradimento nei confronti delle sue radici: ha ben chiaro infatti che per avere successo e sopravvivere anche alle situazioni più difficili bisogna essere versatili. "Ho passato la mia intera giovinezza- afferma- a cantare nei club qualsiasi tipo di musica pagasse le bollette. Se quell'anno assumevano chi faceva ritmi rock, ero una cantante rock. Se assumevano quelle che facevano pop, ero una cantante da top 40. Se assumevano quelle che facevano country, ero una cantate country".
Il desiderio di contaminare culture musicali diverse nasce anche dalla voglia di avvicinare indirettamente al country quanti non lo conoscono affatto: "Mi emoziona molto sapere che potrei essere nella collezione di dischi di qualcuno che non ha altri album country. Non è una gran cosa che la musica riesca a oltrepassare i confini?".
Questa canzone fa parte del terzo album della cantautrice canadese, "Come on over" (1997), che detiene almeno tre record: è il più venduto di tutti i tempi da una cantante, il settimo più venduto nella storia della musica, il più famoso nella storia del country.
Accanto ai ritmi decisi delle notissime "That don't impress me much", di "Man! I feel like a woman", di "Don't be stupid" e di "Honey I'm home" troviamo l'atmosfera più romantica di "You're still the one" e "From this moment on": di tutti i brani possiamo gustare tanto la versione originale (1997) quanto quella più pop dell'International version (1999).
PollyAnna