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The Fast And The Furious - Tokyo Drift

Recensione: Point Break Dopo Fast and Furious (2001) e 2 Fast 2 Furious (2003) ecco arrivare nel 2006 The Fast and The Furious: Tokyo Drift. Immagina di essere un teenager solitario e un po' emarginato,confuso da una situazione familiare dura e da un mondo in cui è difficile farsi accettare, incapace di imprimere una direzione salda alla tua corsa verso la libertà. E' questa la situazione di Shawn Boswell, il cui spirito indomabile trova uno sfogo e una via d'uscita da una vita troppo stretta sfidando, in una corsa illegale, un altro ragazzo, cui contendende l'ammirazione di una bella bionda. Pur malconcio, trasportato all'ospedale e quindi in commissariato, il giovane sente che il suo spirito selvaggio ha preso una boccata d'aria: coperto di sangue, ammaccato e sgridato dalla madre, non riesce a far altro che sorridere. A questo punto però c'è un unico modo per evitare la prigione: raggiungere il padre, militare a Tokyo. Lì la voglia di vivere e di rischiare che si dibatte dentro al petto di Shawn trova uno sbocco in un nuovo modo di correre molto più estremo, pericoloso e selvaggio: il drifting, pratica pericolosissima cui viene introdotto dall'amico americano Twinkie. Correre gli permette di non sentirsi più emarginato, questa volta oltre che per il suo carattere difficile per il suo essere straniero e solo. E' inoltre un modo per farsi notare da Neela, ragazza mozzafiato incontrata a scuola, che però è già la donna del boss: D. K., Drift King, un campione imbattibile nella corsa e nel potere personale per i suoi pericolosi legami con la Yakuza.

La prima sfida tra i due si svolge in uno scenario allucinante per il protagonista come per gli spettatori: abituato a semplici corse, Shawn si ritrova alle prese con la necessità di affrontare a velocità folli una "pista" che consiste in una sorta di garage coperto, disseminata di corridoi strettissimi, curve a gomito, ostacoli. Ne esce con la macchina completamente sfasciata, ma l'orgoglio non è scalfito: l'umiliazione anzi è servita ad accrescere ancor più la necessità di riuscire, contro tutto e tutti. Farsi strada contro la prepotenza, in un mondo duro e ostile, in cui anche l'amore si guadagna a carissimo prezzo, come dalla notte dei tempi fanno i lupi ed i cervi nelle radure. Non c' è ostacolo, non c'è rischio, non c'è atavico timore che riesca a bloccare il protagonista: ogni risultato raggiunto è un incentivo a far meglio, a sfidare se stesso e il mondo esterno fino a diventare il migliore: il primo nel cuore di Neela, attirata dalla forza e dal potere, che si conquista solo diventando il leader, il più veloce. Più degli amici, più dei boss locali, più di D. K.... sarà possibile? L'unica cosa certa è che sarà, davvero, una sfida all' ultimo sangue.

SteppenWolf




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