L’album Amici per sempre, del 1996, è un inno a uno dei più importanti dei sentimenti umani. Nella canzone che dà titolo alla raccolta i quattro cantanti ci raccontano la storia di una vita di affetto e solidarietà; un sentimento di stima e unione reciproca che va oltre ogni ostacolo, che resiste a qualsiasi rivoluzione: “Puoi alzare bandiere, litigare con Dio, cambiare famiglia e città... ma tra amici non c’è mai un addio!”
Tra le pieghe dell’amicizia però fa capolino anche l’amore, che proprio a causa della fedeltà assoluta a un compagno di avventure diventa impossibile.
Quando si è profondamente legati, da tanto tempo, si condivide tutto; talvolta, da ragazzi, capita anche di avere un’attrazione superficiale per la stessa persona, e di “spartirsela” senza problemi: “Quante donne abbian diviso”, cantano Camillo, Donato, Stefano e Bruno in “La donna del mio amico”. Questa volta, però, è diverso: non si tratta di un’avventura, il compagno di sempre in questa storia ci sta mettendo il cuore. Per non ferirlo e non distruggere la sua fiducia nella vita e negli altri, è indispensabile mettere da parte l’istinto e soffrire in silenzio, custodendo in segreto l’unico desiderio che non possiamo confidargli. Sarà difficile e doloroso farsi da parte; ma per i Pooh, che credono fortemente in questo valore, è meglio preservare l’amicizia, indelebile e forte più di una catena. Altre volte anche un rapporto consolidato diventa impossibile: ce lo racconta "Diritto d'amare", brano in cui con una sensibilità deliziosa i cantautori raccontano dal punto di vista di una donna una storia che si spegne nella quotidianità dei gesti, che pian piano si svuotano di ogni profondità e rendono la relazione una scontata, triste, solitaria routine.
Dello stesso album è Cercando di te, che parla della ricerca instancabile di una donna amata lontana. In questo caso un amore non realizzato porta a buttarsi in altre storie, in altri occhi in cui inesorabilmente si cerca lo sguardo di lei. Eppure, a volte l’amore irrealizzabile diventa miracolosamente reale e condiviso: allora si smette di svegliarsi in letti sconosciuti, sentendosi sempre stranieri, e si approda tra le braccia di qualcuno che diventa per noi un porto che non daremo mai per scontato.
PollyAnna